ho avuto una vita tranquilla
quando sono nata c’era la guerra fredda
e russi e americani erano intenti
a prendersi le misure
per piantar giuste le loro bombe. Continua a leggere
Tag: poesia contemporanea
Poesia contemporanea 5
al cupo sventolio delle bandiere
un’ansia di parola ch’è cauterio
e insieme il desiderio di cadere.
Pierluigi Cappello Continua a leggere
Poesia contemporanea 4
La vita dei bicchieri e delle stelle,
tutta gentile e tutta risplendente
brillante di gas elio o detergente,
è quello che noi siamo e non sappiamo,
bagliore nello spazio quotidiano,
l’immediato presente e il più lontano,
è l’esistenza senza alcun confine
nell’universo, il gesto luminoso
della mano, il raggio che ci sfiora Continua a leggere
Momento (versione romena di Geo Vasile)
Il tempo sa anche smetter di passare
il mondo addormentato sopra gli assi
l’ieri l’oggi il domani
e finalmente è concentrico il cerchio
tutto respira piano l’universo
Ma è solo un momento
la maschera sul volto della storia Continua a leggere
Poesia contemporanea (3)
Ai giardini pubblici il freddo dell’aria
appoggia la sua parte sbagliata
sulle gemme degli alberi
spuntate fuori stagione, nell’inganno
del sole caldo.
Sotto i rami bassi i merli sono
i ciuffetti neri con una virgola di giallo,
saltano sulle foglie e sull’erba corta. Continua a leggere
La serena indifferenza (versione romena di Geo Vasile)
Aspettavo di trovare
con gli anni
un senso probabile
del non senso
di vivere
frugando tra le rabbie
e le noie
frugando tra la vita
e la mia sempre troppo pallida
idea della vita. Continua a leggere
Poesia contemporanea 2
In fondo al labirinto quale verità?
Il suono più alto più basso chiamato
silenzio. È lì che il mondo inizia a ruotare
e ci trascina via insetti senza ali
controvento? È uguale per me il punto
da cui cominciare: là ritornerò
di nuovo. Continua a leggere
Poesia contemporanea (1)
Il silenzio scorreva tra lievi
sfarfallamenti del tempo:
ad ogni stanza, perdevo un abito
una gonna, una giacca, una memoria –
dai vetri accostati delle finestre
penetrava una polvere di note – Continua a leggere
Tre poesie di Gabriella Valera
In un tempo ormai lontano
hai lasciato la tua maschera
restando senza volto:
il vuoto
di un volto che non ha
memoria né segni
In un tempo ormai lontano
hai lasciato la tua maschera Continua a leggere
Funamboli
mancano gli appigli qualche volta
per questo funambolico contatto
tu volteggi
e io tento lo slancio,
ma la fune esile sui bordi
di libellule e di parole scadute
geme impacciata
e ci consiglia
altro Continua a leggere
Intervista a Marina Torossi Tevini di Matea Petrovi?
Intervista pubblicata nella tesi di laurea di Matea Petrovi? su “Donne senza volto” (Zara 2015)
1. Quando ha cominciato a scrivere? Quando è nata la sua passione per la scrittura?
Ho scritto da sempre anche perché nella mia famiglia sia mio padre, Lino Torossi, – che lasciò alcuni libri inediti, che in parte ho pubblicato – sia sua sorella, Eleonora Torossi, – autrice di alcuni romanzi per l’infanzia pubblicati nei lontani anni 30, lo facevano. L’accesso però alla prima pubblicazione è avvenuto relativamente tardi.
2. Qual è la sua poetica e come descriverebbe se stessa come poeta?
Una poetica vera e propria l’ho definita solo nel corso della stesura del secondo volume di poesie, “L’unicorno”, uscito nel 1997 con delle indicazioni di poetica che pubblicai come premessa al libro con il titolo di “Istruzioni, intenzioni (e presunzioni)” che riporto in parte: “Che cosa possono fare i poeti in questo mondo, terra desolata, da cui gli dei sono fuggiti, in cui siamo quotidianamente sommersi da parole inautentiche ed effimere? Continua a leggere
Quattro poesie di Marina Raccanelli
notti di solstizio ambiguo e lune sfatte,
al franare dei sensi rispondono
segnali di tarlo –
piegata nel vano della finestra
trema la tua figura:
s’apre alla nebbia notturna il vetro
un ricordo ti avvolge, ridi
stelle di neve al suolo
cadono polverizzate Continua a leggere
Ho giù un aereo al cancello (poesie di Giorgio Maimone)
Ho giù un aereo al cancello che mi aspetta
Ho nuove rotte e un mazzo di carte
Se trovo spade o se trovo bastoni
So che non mi pensi e non parti con me.
Ho un traghetto alla porta che suona
La sirena canta un motivetto per me,
giro una carta e trovo fante di coppe,
forse mi pensi ed hai un biglietto per me. Continua a leggere
Hai una bocca di cartone
Hai una bocca di cartone
in una pioggia notturna arrivasti.
dicevi La luna ha spiegazzato il mio nome
le unghie hanno scavato il mio ventre
e sono affondato in una nave carica di neve e di sogni Continua a leggere
La poesia e il mondo contemporaneo
“Il mondo contemporaneo è certamente il più inadatto dei mondi possibili per la poesia, perché è il mondo della chiacchiera, del frastuono, dello svilimento incalzante del senso” sosteneva negli anni Novanta Giancarlo Pontiggia, osservando il divario che si era creato tra i poeti, che molto spesso tendevano ad arroccarsi in piccole consorterie, e il pubblico nel senso più lato.
Eppure, se percorriamo la letteratura del Novecento, ci accorgiamo che proprio alla poesia è stato affidato il compito di esprimere i punti nevralgici della nostra scombinata esistenza, assieme ai temi che da sempre sono stati appannaggio dell’uomo nella sua dimensione spirituale: il tempo, il senso dell’esistere, gli affetti. Continua a leggere
E Vila e Slataper
E Vila e Slataper e cinque bottiglie – guarda là – di Terrano
e il Carso d’oggi, belle case, la banalità quotidiana, ma anche speranze
senza confini
mentre i confini dell’Occidente scricchiolano già Continua a leggere
Limes
nelle anse di un fiume
mentre il fumo sale dall’acqua
potrei/si potrebbe
parlascoltare
noi sospesi e lenti
e gli occhi a dire Continua a leggere
Gambadimare
non nuoterò nella tua solitudine
Gambadimare
né mi accovacerò nella schiuma delle tue onde
non ascolterò le tue campane sommerse
né trincherò mielati chiari di luna Continua a leggere
L’inverno del terzo millennio
Non so cosa darti/dirti
dopo tante parole sprecate
per mandarci fragilinutili segnali di fumo
(incompresi)
Carezze sotto la pelle
e la certezza che questa rimane la via
per dirsi (Silenzio, mani che percorrono i pensieri) Continua a leggere
Il tempo oscillante (2)
mi manca il tempo oscillante
il tempo che ti ravvolge da un lato
il tempo fatato
che ha un suo centro
e non ha precisione
il tempo minuto eterno
o eternità-minuto Continua a leggere
Il tempo oscillante
e prima
che le labbra si volgano all’ingiù
nel tramontare dei sorrisi
prima che gli occhi si offuschino nel declinare
delle speranze
isserò la mia fragile vela, Continua a leggere
Un inedito di Barbara Grubissa
APPUNTAMENTO A FIRENZE
Io li vedo, sono lì.
Lei sul treno col cappello rosso
lui che aspetta, le mani in tasca
Firenze è il giorno
in cui ha bruciato una maschera Continua a leggere
Quattro poesie di Ida Campagnola
1)
Figlio bello,
dal tocco delicato,
ti appoggi a me
talmente abbandonato
che temo a muovermi di farti male. Continua a leggere
Due poesie di Gabriella Valera
Quando giungerò
al di là della riva
vorrei trovare
un bianco palazzo
col profumo del giglio
e lo splendore del cielo Continua a leggere
Tre poesie di Lucetta Frisa
Maddalena
. Georges de la Tour.
Meditare davanti a oggetti chiusi
l’apertura del mondo:
uno specchio, un teschio, il mio corpo
in mezzo alla notte della stanza. Continua a leggere
Due poesie di Giorgio Maimone
E dopo una meta c’è un’altra meta ancora
E dopo una svolta, un’altra svolta avviene
Di svolta in volta, di meta in meta nuova
si avanza in modo non sempre rettilineo.
Di volta in svolta, di passo in passo
Si avanza, avanziamo, in frigo residuiamo. Continua a leggere