Tag: poesia contemporanea

Poesia contemporanea 4

La vita dei bicchieri e delle stelle,
tutta gentile e tutta risplendente
brillante di gas elio o detergente,
è quello che noi siamo e non sappiamo,
bagliore nello spazio quotidiano,
l’immediato presente e il più lontano,
è l’esistenza senza alcun confine
nell’universo, il gesto luminoso
della mano, il raggio che ci sfiora Continua a leggere

Poesia contemporanea (3)

Ai giardini pubblici il freddo dell’aria
appoggia la sua parte sbagliata
sulle gemme degli alberi
spuntate fuori stagione, nell’inganno
del sole caldo.
Sotto i rami bassi i merli sono
i ciuffetti neri con una virgola di giallo,
saltano sulle foglie e sull’erba corta. Continua a leggere

La serena indifferenza (versione romena di Geo Vasile)

La serena indifferenza

Aspettavo di trovare
con gli anni
un senso probabile
del non senso
di vivere
frugando tra le rabbie
e le noie
frugando tra la vita
e la mia sempre troppo pallida
idea della vita. Continua a leggere

Poesia contemporanea 2

In fondo al labirinto quale verità?
Il suono più alto più basso chiamato
silenzio. È lì che il mondo inizia a ruotare
e ci trascina via insetti senza ali
controvento? È uguale per me il punto
da cui cominciare: là ritornerò
di nuovo. Continua a leggere

Poesia contemporanea (1)


Il silenzio scorreva tra lievi
sfarfallamenti del tempo:
ad ogni stanza, perdevo un abito
una gonna, una giacca, una memoria –
dai vetri accostati delle finestre
penetrava una polvere di note – Continua a leggere

Intervista a Marina Torossi Tevini di Matea Petrovi?

tesi-donne-senza-voltoIntervista pubblicata nella tesi di laurea di Matea Petrovi? su “Donne senza volto” (Zara 2015)

1. Quando ha cominciato a scrivere? Quando è nata la sua passione per la scrittura?
Ho scritto da sempre anche perché nella mia famiglia sia mio padre, Lino Torossi, – che lasciò alcuni libri inediti, che in parte ho pubblicato – sia sua sorella, Eleonora Torossi, – autrice di alcuni romanzi per l’infanzia pubblicati nei lontani anni 30, lo facevano. L’accesso però alla prima pubblicazione è avvenuto relativamente tardi.

2. Qual è la sua poetica e come descriverebbe se stessa come poeta?
Una poetica vera e propria l’ho definita solo nel corso della stesura del secondo volume di poesie, “L’unicorno”, uscito nel 1997 con delle indicazioni di poetica che pubblicai come premessa al libro con il titolo di “Istruzioni, intenzioni (e presunzioni)” che riporto in parte: “Che cosa possono fare i poeti in questo mondo, terra desolata, da cui gli dei sono fuggiti, in cui siamo quotidianamente sommersi da parole inautentiche ed effimere? Continua a leggere

Ho giù un aereo al cancello (poesie di Giorgio Maimone)

imago_ 4Ho giù un aereo al cancello che mi aspetta
Ho nuove rotte e un mazzo di carte
Se trovo spade o se trovo bastoni
So che non mi pensi e non parti con me.
Ho un traghetto alla porta che suona
La sirena canta un motivetto per me,
giro una carta e trovo fante di coppe,
forse mi pensi ed hai un biglietto per me. Continua a leggere

La poesia e il mondo contemporaneo

chagall3“Il mondo contemporaneo è certamente il più inadatto dei mondi possibili per la poesia, perché è il mondo della chiacchiera, del frastuono, dello svilimento incalzante del senso” sosteneva negli anni Novanta Giancarlo Pontiggia, osservando il divario che si era creato tra i poeti, che molto spesso tendevano ad arroccarsi in piccole consorterie, e il pubblico nel senso più lato.
Eppure, se percorriamo la letteratura del Novecento, ci accorgiamo che proprio alla poesia è stato affidato il compito di esprimere i punti nevralgici della nostra scombinata esistenza, assieme ai temi che da sempre sono stati appannaggio dell’uomo nella sua dimensione spirituale: il tempo, il senso dell’esistere, gli affetti. Continua a leggere