Da Buenos Aires scendiamo alla volta della penisola di Valdes nella parte alta della Patagonia argentina.
Lì una guida dalla testa simile a quella di un guanaco ci porta a visitare la vasta penisola dove ci sono colonie sterminate di pinguini e di leoni marini. Almeno sessantasei mila pinguini e duemila leoni marini. C’è anche qualche sporadico elefante marino. La strada percorre l’interno della landa per duecento chilometri, duecento chilometri di strada sterrata che ci consentono di vedere molti animali allo stato brado (guanachi, lepri, armadilli). Poi facciamo sosta in un’Estancia (una sorta di agriturismo) in cui si allevano gigantesche pecore e si arrostiscono le carni a riverbero secondo l’uso argentino. Continua a leggere
Racconti di viaggio
La Polinesia: Tahiti, Bora Bora e Pago Pago
Le previsioni del tempo non sono molto favorevoli quando sbarchiamo a Papeete. Se qui la variabilità è la regola, la stagione delle piogge, che corrisponde alla loro estate, regala un orrendo clima caldo e umidità in abbondanza, favorevole al proliferare delle zanzare. Muniti di tutti i possibili presidi ci accingiamo a scendere per visitare l’isola. Tahiti è parecchio occidentalizzata – d’altronde la presenza francese risale alla fine del Ottocento – ma ha anche parecchio colore locale come un vastissimo mercato dove si vendono frutta e prodotti del luogo, piccolo artigianato, conchiglie, le mitiche coroncine di fiori. Continua a leggere
Isola di Pasqua – Easter Insland
Dopo 4 giorni di navigazione dalla costa del Cile arriviamo nella rada di Rapa Nui. La vediamo emergere sulla destra dal nostro balcone e fotografiamo la classica alba con corredo di qualche Moai minore tra i tanti che sono disseminati sull’isola. Continua a leggere
Il Baltico: regno della luce e del buio
Il Baltico è un mondo a sé, nei lunghi inverni nella morsa del gelo e avviluppato nel buio, durante l’estate splendente e luminoso, pieno di riflessi dovuti alla luce radente, con città magnifiche come Stoccolma e San Pietroburgo o emergenti come Riga e Tallinn. Ce lo godiamo via mare attraversando la miriade di isole situate nel fiordo che conduce al centro della città di Stoccolma. Continua a leggere
I nostri antenati, gamberetti flambé e madame Le Pen
Camminare sul lungomare di Nizza è uno spettacolo di buona integrazione razziale, famiglie multietniche, ragazze bianche con figli di colore o il fidanzato dai capelli crespi e dagli occhi nerissimi, famiglie arabe con donne anziane a seguito, di solito di notevoli dimensioni, con bambini festanti e uomini che si raggruppano tra di loro. Facciamo la nostra solita passeggiata serale in zona mentre progettiamo la partenza per la prossima tappa, Narbonne. Continua a leggere
Provenza e Catalogna
Questa primavera, anche se la nostra meta è la Catalogna, inseriamo delle soste in zone che abbiamo ampiamente frequentato negli anni precedenti in Francia: e così la Provenza con i paesini arroccati di Cagnes, Saint Paul de Vence, Biot, sempre gradevoli in questa stagione, la Costa Azzurra e l’amata Antibes con le sue mura sul mare e i profumi delle piante grasse fiorite, Nizza con l’infinita Promenade des Anglais e la città vecchia piena di mercatini regalano ai nostri occhi emozioni non troppo nuove ma sempre gradite. Continua a leggere
Bretagna
Viaggio in Bretagna quest’anno, per goderci l’Oceano che è sempre per me una grande emozione e per vivere un po’ in Francia. “L’Italia ha un gap notevole con Francia Germania e Gran Bretagna quanto a ferrovie” pensiamo mentre affrontiamo con erculeo sforzo la salita su un Frecciabianca munito di gradini enormi dove dobbiamo caricare i nostri bagagli. I Tgv francesi sono migliori ma meglio ancora sono indubbiamente i treni a livello su cui si può trascinare senza sforzo i trolley. Continua a leggere
Nord – Sud Europa: note di viaggio
Lisbona: seduti a un caffè davanti al selciato bianco e nero della città mi viene da pensare a una partita a scacchi tra i paesi d’Europa.
La giornata ha qualcosa di malinconico – come malinconica è sempre Lisbona in questo suo protendersi sull’Oceano in questo suo volgersi a un passato di grandezza che ora non esiste più, in questo suo isolamento, – circondata dal mare ma collegata al resto del continente – in questo suo morbido adagiarsi lungo le rive del Tago attraversato da avveniristici ponti, mentre il fado riecheggia nei locali e risuonano le parole di Tabucchi che a Lisbona muore. Continua a leggere
Rivedere Amsterdam
Siamo ad Amsterdam e passeggiamo lungo i canali, facendo attenzione alle biciclette che in questa città sono più pericolose delle automobili. Passano velocissime per il loro tracciato che si intreccia con quello dei pedoni, scampanellano e fanno rifili da brivido. D’altronde con i loro percorsi (centinaia di kilometri di piste ciclabili) contribuiscono a rendere più ecologica una città che da decenni è all’avanguardia in questo senso e riesce a conciliare buon vivere e rispetto dell’ambiente. Continua a leggere