Poesia contemporanea 5

al cupo sventolio delle bandiere
un’ansia di parola ch’è cauterio
e insieme il desiderio di cadere.

Pierluigi Cappello

Il terzino anziano

Erano invecchiati
anche quelli della sua età
con la barba verde tra i piedi
e l’odore di maglia a righe
ma lui restava in difesa,
pesante, a sentirsi i figli
crescergli contro
e vendicarsi.
Franco Buffoni

Apolide

Ti dico dal sonno che noi siamo qui, per molto tempo
ancora e in ogni tipo di moto perpetuo. È meglio cedere a ogni equivoco,
agli animali che si accoppiano con grande e incredibile
destrezza e che io sento respirare, lievi, sotto il bianco
dei morti. Ma adesso – dicevi –
il fruscio si fa ombra, attendi il numero degli imbrogli,
la divergenza dei margini, l’ottuso crollo dei giorni.
Le pareti di viale Monza erano
punte sottili
era Sirio al tramonto
la poesia una pietra.
Mary Barbara Tolusso

Sotto il Conero

passano figure trasognate
lente dentro il crepuscolo
d’ottobre,
autunno annebbia
gesti e passi,
li trascolora,
i gabbiani alti in cielo
come sospesi,
sospesi anche in cima
all’onde lievi,
la Montagna è là,
in fondo all’acque grigie,
i suoi gironi debbono scalare,
il Purgatorio è altissimo
e sospeso,
pazienza e calma ci vuole
per salire

la verga d’oro al fianco
si distende,
per campi immensi
scende fino al mare,
un brandello d’estate
che resiste,
tenace
nella bruma che l’avvolge
Umberto Piersanti

Seppellitemi senza scarpe

Seppellitemi senza scarpe
nella terra, ché io possa sentirli tutti
i pruriti dell’erba
e illudermi così di camminare
come mi sono illusa sempre, farneticando
un viaggio che non comincia mai.

Luisella Pacco

(selezione a cura di m.t.t.)