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Agamben e dintorni

Certo che lo scontro attuale tra capitalismo liberale, quello dell’Occidente, e capitalismo autoritario, quello che si è sviluppato in estremo Oriente, darà come risultato la fine del nostro mondo e la sconfitta dell’ Occidente. Ma questo è evidente per motivi numerici e poi per l’ovvia ragione che un mondo profondamente demotivato e isterilito nel suo intimo come il nostro non può competere con un altro in crescita demografica economica e culturale. Sono i corsi e ricorsi della storia. Continua a leggere

Quello che neghi ti sottomette

Quello che neghi ti sottomette, così diceva uno dei padri della psicoanalisi, non pensando forse che questa verità, riferita alle dinamiche dell’inconscio, potrebbe ben essere applicata anche alla realtà attuale. In effetti quello che neghi ti sottomette e quello che credi di eliminare – non prendendone atto e cercando di minimizzare i danni con comportamenti razionali ma soltanto ignorandolo e negando la sua esistenza – ti distrugge. Continua a leggere

Lettera da Aquileia (6)


Ma non ti voglio annoiare. Conosci bene il mondo delle lettere e delle arti, che anche in questi secoli bui mantiene i suoi cultori. Certo non sono sommi, forse non c’è nessuno così pazzo così disperato così assoluto da creare qualche capolavoro, forse siamo corrosi dalla decadenza, non c’è più spazio per la luce. Continua a leggere

Lettera da Aquileia (4)

In primavera dunque vorrei venire a trovarti a Roma. Non sai quanto il clima sia rigido in queste contrade. Quando a Roma si è già nella bella stagione, qui si continua a indossare il mantello, e sembra che la pioggia e il vento non debbano lasciarci mai. Continua a leggere

Lettera da Aquileia (3)

resti museo aquileia

Ma eravamo stati noi, imprudenti, ad esporci ai loro attacchi. Chi può aggredire una società sana, che ha solide basi di governo, che crede in se stessa? Chi può distruggere un impero che ha confini sicuri ed educa i suoi figli al rispetto e al coraggio?
Certo, a un certo punto noi stessi ci trovammo ad aver bisogno dei barbari. I nostri costumi con il benessere si erano rilassati e corrotti. Le nostre donne erano tutte dedite a una vita brillante, i figli erano sempre meno numerosi, i soldati non erano più quelli di un tempo. Continua a leggere