Quello che neghi ti sottomette

Quello che neghi ti sottomette, così diceva uno dei padri della psicoanalisi, non pensando forse che questa verità, riferita alle dinamiche dell’inconscio, potrebbe ben essere applicata anche alla realtà attuale. In effetti quello che neghi ti sottomette e quello che credi di eliminare – non prendendone atto e cercando di minimizzare i danni con comportamenti razionali ma soltanto ignorandolo e negando la sua esistenza – ti distrugge.
Ho tra gli amici parecchi negazionisti, interessati solo agli aspetti economici della crisi, che accusano il nuovo virus di far collassare la società occidentale. In primo luogo dimenticano che la società occidentale era sull’orlo del collasso ben prima, la disoccupazione giovanile era ai massimi e gridava vendetta, il lavoro era mal distribuito, le sacche di povertà erano diffuse e l’invidia sociale, per ovvi motivi, era ai massimi storici. L’informazione era ridotta a spettacolo, la scuola a inutile intrattenimento seguita con scarso zelo da una gran parte dei ragazzi. La società occidentale aveva le evidenti caratteristiche di una società in declino. La denatalità dei decenni precedenti aveva spolpato le casse dello stato. Si pagavano più pensioni e servizi sanitari rispetto ai contributi generati dal lavoro dei giovani che oziavano, peraltro ampiamente foraggiati dai genitori, tra aperitivi cene viaggi benessere e scontento. Era questo lo scandalo a cui non si sapeva né voleva mettere mano. Non certo quello che ne è seguito.
Anche il rapporto col territorio gridava vendetta, le infrastrutture erano vecchie e fatiscenti, i ponti poco affidabili, la rete ferroviaria e stradale avrebbe potuto e dovuto essere modernizzata per sostenere il carico di un traffico merci sempre più diffuso. La parossistica circolazione di merci e di persone era la caratteristica di quegli anni, circolazione che andava a tutto beneficio di un’esigua élite che a livello mondiale deteneva il potere economico e finanziario. Supportata – o quanto meno non osteggiata – dai vari deboli e corrotti poteri politici. Tutto questo prima del covid. Non era il migliore dei mondi possibili. Perfino Candido l’avrebbe riconosciuto. Adesso quel mondo pieno di rifiuti e di sprechi, di disuguaglianze e di scontento, sembra un paradiso perduto, ma non lo è, e se si vuole andare avanti bisognerebbe prenderne atto.
Certo la qualità della vita non è migliorata, la circolazione si è arrestata, tutti si sono sentiti intrappolati. Non poter viaggiare, rinunciare alla vita di relazione, o attuarla in modo molto riduttivo e inquieto, ha catalizzato il pensiero di tanti e questo è stato visto come l’unico male, come se di colpo gli altri difetti e magagne della società fossero di colpo comparsi.
Allora la negazione sembrò il rimedio sovrano, in fondo che sarà mai, facciamo come se non esistesse, continuiamo la nostra vita, continuiamo a far girare l’economia che se si ferma siamo fottuti. E siccome la gente ha anche bisogno di qualcuno che gli pianifichi i pensierini si è messo d’impegno anche qualche pensatore di una sinistra che aveva già fatto in passato tanti danni, teorizzando l’insensatezza dei provvedimenti e la necessità di una resistenza contro il nemico della libertà. Liberi tutti da questa dittatura che incide sulla qualità della vita, che ci riduce all’isolamento, che non ci lascia fare la vita precedente.
Quello che neghi ti sottomette. Niente è più vero, forse lo sapeva chi ci ha regalato questo bel grattacapo, sapeva i difetti della nostra società e i suoi limiti, conosceva la psicologia umana in profondità, sapeva che da soli ci saremmo distrutti. Da altre parti il problema non è stato negato, ma è stato affrontato con razionalità, isolandolo e facendo un’operazione di contenimento rigorosissima, perché il pericolo sta nella scarsa letalita’ e nell’estrema contagiosita’ che alla fine paralizza la società.
Capire questo è il nocciolo fondamentale. La forza di ariete di questo ingegnoso virus, e la ragione per cui distruggerà l’Occidente, è la sua scarsa pericolosità e letalità, ha soldati armati ovunque e sono gli asintomatici che lo diffondono capillarmente. Bisogna fare un argine molto più forte e rigoroso, e alcuni paesi lo hanno fatto e ora la loro economia vola. Non così in Occidente dove i responsabili del tracollo economico sono proprio i negazionisti, quelli che hanno voluto che la vita continuasse ugualmente per non danneggiare l’economia e che danneggeranno, anzi distruggeranno l’economia, per questo.
Quello che neghi ti sottomette. Mai frase è stata più vera e calzante. Gli stati arabi, certo guidati da menti più illuminate, già da tempo si sono chiesti cosa fare delle città occidentali distrutte dal coronavirus. Come ricostruirle e con quali criteri. La gente c’è già. Sta affluendo da decenni e in alcuni paesi ha già assunto posizioni di potere e di privilegio. Basta ancora un piccolo passo. E in questo il virus dà una bella mano.
L’Occidente non ha un’informazione affidabile e persuasiva, per decenni ha spettacolarizzato la scena del mondo, non ha materiale umano razionale, per decenni si sono alternate al potere persone mediocri che hanno giocato sul fatto che la popolazione fosse più interessata ai talk show che alla vera informazione. Si è creata una massa di persone che si gestiscono in un senso e in un’altro facendo leva sulla loro emotività. E via film, serial e comunicazione che spingono in direzioni opposte gli umani, desiderosi di emozionarsi, di credere e di non pensare. Se l’informazione a reti unificate strombazza massimizzando il pericolo, si crede di rispondere e di essere anticonformisti negandolo.
Quello che neghi ti sottomette. La negazione ha costi umani ed economici maggiori dell’accorta gestione e isolamento del problema. Solo con un’operazione chirurgica di estirpazione del male lo si può davvero sconfiggere. Quando l’economia collassera’, – e questo succederà certamente perché non ci sono i soldi da distribuire scriteriatamente a pioggia all’infinito per tacitare il malcontento sociale – allora avremo un’esplosione devastante. I responsabili del tracollo, quelli che avranno impedito di utilizzare a fin di bene la nuova situazione per creare una società diversa e più funzionante, saranno proprio i negazionisti, quelli che credendo di salvare una società moribonda l’avranno affossata.

m.t.t. (I corsarini)