Sydney | Bluoceano – Appunti di viaggio

Se uno in Europa, vedendo vecchio e nuovo mondo che lottano, il welfare al collasso, la mostruosa proporzione tra attivi e inattivi può pensare che in qualche modo al passato si possa ritornare – invertendo la marcia o dopo un’esplosione – in paesi che sono più avanti di noi quanto a tenore di vita e globale benessere come l’Australia si vede con chiarezza che il post capitalismo ha vinto alla grande. Dovunque dominano i grandi marchi di moda, l’acquistare come occupazione, scopo di vita, passatempo dominante. Povero Fromm, altro che essere! Il dilemma degli anni 60 tra essere e avere si è concluso con una vittoria incontrastata del secondo (e si sono confuse e alterate le proporzioni). Eppure non si sta male in questi paesi, anzi, i parchi e i giardini urbani sono curati splendidamente, la gente ha a cuore il proprio benessere, si vedono grattacieli che spuntano come funghi, anche perché a Sydney lo spazio è circoscritto dal mare e da parchi e zone montuose, quindi ci si deve sviluppare in altezza, ma non mancano ampi sobborghi di quartieri residenziali molto vivibili e dai prezzi stratosferici, mentre nella city si sostituiscono i manufatti vecchi anche di soli 25 anni con nuovi e più avveniristici, a stento sono riusciti a resistere alcuni quartieri o edifici storici che qualcuno aveva intenzione di abbattere per far posto a nuove costruzioni. Il capitalismo macina utili immensi e ormai si è affermato incontrastato.

Sydney
Sydney
Sydney
Sydney

Passeggiando per Sydney si vedono nelle vie centrali imperversare i grandi marchi ma sono onnipresenti anche quelli a basso costo che producono utili ancora maggiori. “Darei fuoco a tutta questa roba” commenta mio marito. “Non so chi possa essere interessato a passare la vita a compere vestiti e oggetti inutili. La fiera dell’inutile”. Lui per un viaggio di 4 mesi si porta dietro tre maglie e tre camicie. Io magari qualcosina di più e non snobberei del tutto qualche moderata deviazione in questi immensi store. Ma non amo certo questo concentrato esponenziale per consumatori compulsivi.

Sydney - Market Street
Sydney – Market Street

I più assidui mi sembrano gli asiatici che entrano ed escono dai negozi armati delle loro mascherine. “Lavorano come pazzi per poter avere tutto questo”, aggiunge mio marito. Belle case, vestiti firmati, auto di grossa cilindrata. In effetti tutti lavorano, la disoccupazione è irrilevante e avere più lavori è abbastanza consueto. Dall’Asia scendono nuove leve, spesso nella forma di studenti che frequentano le università locali molto costose per poter poi inserirsi nel mondo australiano, ma anche manovalanza destinata all’edilizia, settore che conosce in questo periodo un vero e proprio boom. Si costruisce di tutto, non solo stupendi grattacieli ma anche bellissimi e silenziosi tram che scivolano sulle loro rotaie sistemate su un cuscino di gomma che fanno sì che il tram ti possa travolgere meravigliosamente e tu passi a miglior vita senza accorgerti nemmeno. “Com’è più bello un paesino toscano a misura d’uomo!” continua a dire mio marito. Ma qui si vive bene e tanti scelgono di raggiungere questa terra lontana per fare fortuna.

Sydney di notte
Sydney di notte