Uscire dal Medievo

Sono convinta da anni che le nuove frontiere della democrazia passeranno attraverso una regolamentazione degli eccessi di libertà ( che spesso è degenerata in licenza) di questi ultimi decenni. Facciamo un esempio. Lo stato che da sempre ha sostenuto di più la libertà dell’individuo e l’individualismo più esasperato sono gli Usa. Gli americani sono tanto libertari che Biden, pur fermamente convinto dell’utilità della campagna di vaccinazione, non ha voluto far pressione sui governatori e ha lasciato che ognuno decidesse – con la conseguenza che alcuni stati come il Texas hanno avuto una crescita esponenziale dei casi in parallelo con la scarsità delle vaccinazioni e soprattutto delle restrizioni e che 140.000 bambini hanno perduto almeno uno dei genitori.
Rimango sempre più convinta che le restrizioni sono più utili delle vaccinazioni perché il virus circola se lo facciamo circolare. Solo il Sud-est asiatico, la nuova Zelanda e l’Australia hanno tenuto conto di questo e hanno impostato la loro politica in primo luogo sulle limitazioni (pur non snobbando le vaccinazioni ma agendo su un tessuto meno inquinato). È chiaro che le restrizioni hanno un costo, economico soprattutto, ma anche psicologico e umano. Potremmo aggiungere… specie se sono eccessive, demagogiche e scriteriate come quelle di Conte. Per funzionare devono essere selettive e mirate, rigorose e giuste.
Gli antichi prima di affrontare una guerra offrivano sacrifici umani agli dei: sceglievano giovani vergini, ragazzi nel fiore dell’età e li arrostivano. Noi non faremmo mai così. Ma che cosa facciamo in questa guerra economica in atto a livello mondiale? Lasciamo che la gente muoia.
Negli Usa fino a pochi giorni fa ne morivano 2000 al giorno, da noi, in Italia, viaggiamo su quello che dei giornalisti che non qualifico definiscono solo 40 o 50 al giorno ( nel momento più favorevole, alla fine dell’estate, quando gli effetti delle riaperture delle scuole e del freddo con conseguente affollamento dei locali al chiuso non si sono ancora fatte sentire). Solo 40 al giorno significa 1200 al mese. Mi sembra un sacrificio da leccarsi i baffi anche per un dio superspietato.
Le previsioni ovvie sono che nei prossimi mesi i casi aumenteranno parecchio anche perché il numero è sottostimato in quanto, per la mancanza di senso civico che caratterizza da sempre gli italiani, i giovani e meno giovani con qualche lieve sintomo si guardano bene dal fare tamponi che li costringerebbero a quarantene. E così il virus circola alla grande.
Ma a te cosa importa, qualcuno mi potrebbe obiettare, ti sei vaccinata, sta tranquilla. E invece a me importa, perché quello che succede alla società, che mi coinvolga o no, comunque mi interessa. Mi sembra persino impossibile che degli individui possano guardare solo il loro ombelico senza occuparsi del resto, senza lottare perché il resto funzioni. Comunque per tirare qualche somma, mentre i brasiliani accusano Bolsonaro di una politica scriteriata e gli indios dell’Amazzonia lo hanno persino denunciato per genocidio, ( tra l’altro in Brasile sono morti in numero minore che negli Usa, complice anche un miglior clima e una buona rete sociale, nonché un’ampia campagna vaccinale), mentre ci sono stati che hanno limitato o quasi azzerato le perdite, con sistemi diversi come la Nuova Zelanda che solo da poco ha iniziato a vaccinare, ma ha impedito con chiusure e quarantene che il virus circolasse, o Gibilterra che ha da subito vaccinato tutti e lungo tutto il 2021 non ha imposto restrizioni interne, mentre l’India, nonostante quel picco di casi dovuto a feste religiose ed elezioni che è costato al mondo il bel macello della variante indiana, col suo miliardo e 300 milioni di persone ha avuto meno morti degli Usa e in proporzione dell’Europa o del Brasile (anche perché Modi ha imposto all’inizio parecchie restrizioni, che poi si sono allentate), mentre in Gran Bretagna il parlamento accusa Boris Johnson di una cattiva gestione della pandemia e del numero eccessivo di vittime ( se guardate i numeri sono 130 000 come in Italia, con la stessa proporzione) noi ci lustriamo le mostrine continuando a blaterare che noi sì, noi noi abbiamo fatto meglio degli altri, che noi siamo i migliori. Non credo proprio che una gestione come quella italiana, dove all’inizio si sono sperperate ingentissime somme perché “nessuno resti indietro” e dove si sono promessi mari e monti mentre il debito pubblico cresceva in modo esponenziale possa essere considerata un modello di buona gestione. In Italia si sono solo messe pezze su bubboni che prima o poi scoppieranno. ( e i bubboni erano presenti anche prima della pandemia). Gli stati nordici hanno fatto molto meglio di noi, ma per far meglio bisogna avere infrastrutture, una rete di trasporti efficiente e soprattutto una popolazione con abitudini di vita diverse. E inoltre avere una classe politica non corrotta, affidabile, non populista. Dico troppo? L’Italia che viaggia ancora al tempo borbonico per tanti aspetti, non può cambiare mentalità da un giorno all’altro. La corruzione serpeggia dappertutto, nella classe politica, tra gli intellettuali capaci solo di giochi clientelari, nell’economia, dove si tende ad abusare e a sfruttare le garanzie create per i deboli a proprio vantaggio, nella finanza. Come ne usciremo?
Mah, intanto prendiamo atto che siamo nel bel mezzo del casino e non alla ripartenza, prendiamo atto che vaccini o no, l’inverno sarà comunque difficile, ma soprattutto facciamo che questa dolorosa pandemia, che tante vittime innocenti è costata, serva per un’effettiva modernizzazione del nostro paese. Per uscire una buona volta da una stagnazione e da un medioevo che grida vendetta.